Suzuki DF 100A

Con il DF 100A si entra ufficialmente nel regno dei “grandi”, delle cilindrate importanti, e Suzuki non poteva non curare nei minimi dettagli il progetto di questo fuoribordo che riveste un'importanza strategica – commercialmente parlando – all'interno della sua gamma.
Ecco perché il 100A, assieme al 115A e al 140A che sono frutto dello stesso progetto, è un concentrato di innovazioni estetiche, tecniche e tecnologiche.

Per quanto riguarda il design, si nota subito la calandra moderna e accattivante, dalle linee decise e “snelle”, e con la grossa S del marchio che campeggia sul lato anteriore. Il nuovo design ha contribuito inoltre a ricavare prese d'aria più efficienti che assicurano una circolazione più efficace a tutto vantaggio del raffreddamento del motore. Come sempre lodevole, anche in questo caso, l'impegno di Suzuki nel contenimento di ingombri e pesi: 182 kg e una linea davvero piacevole per l'occhio, il DF 100A ha le armi giuste per battagliare in un segmento di mercato molto agguerrito.

A favore della compattezza di questo fuoribordo ha giocato anche la scelta, adottata dagli ingegneri Suzuki, di optare per un disassamento dell'albero motore rispetto all'albero di trasmissione: il primo si trova infatti spostato più internamente, verso lo specchio di poppa per intenderci, e ciò oltre a permettere un design più compatto sposta il baricentro del motore verso l'interno dello scafo; una scelta che paga anche nell'economia globale del bilanciamento dei pesi. Questa tecnica, inoltre, promette sulla carta una riduzione delle vibrazioni e una maggiore stabilità durante la guida.

Ma veniamo al cuore della faccenda: il quattro cilindri in linea con doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro. 2.044 cm3 di cilindrata, 73,6 kW di potenza massima erogata a 5500 giri, questo propulsore si presenta con ottime credenziali come consumi moderati di carburante e tanta coppia ai bassi regimi. Merito anche qui di alcune collaudate soluzioni tecniche made in Suzuki, come il Lean Burn System e il riduttore bifase. Il primo è l'ormai noto sistema di gestione dell'alimentazione che calcola il fabbisogno di carburante in base alle condizioni di guida e alimenta i cilindri sempre con la miscela più magra possibile. Tradotto in parole povere: meno carburante utilizzato, risposta più pronta del motore. Sul DF 100A, inoltre, al sistema si aggiunge il sistema di controllo del sensore ossigeno, che controlla i gas di scarico e corregge ulteriormente la miscela se necessario, riducendo significativamente le emissioni nocive (sul fronte emissioni anche il sistema di scarico 4 in 2 in 1 fa il suo mestiere)..

Per quanto riguarda il riduttore bifase, grazie appunto a una doppia riduzione (la prima interessa l'albero motore e la seconda la scatola del cambio) si raggiunge un valore di demoltiplicazione di 2,59 consentendo valori di coppia molto elevati grazie alla possibilità di utilizzare eliche di diametro maggiore.
Da citare infine il sensore presente nel filtro carburante che individua l'eventuale presenza di acqua e la segnala immediatamente acusticamente e visivamente. Tra le dotazioni standard per tutti i fuoribordo Suzuki di questa fascia, citiamo il trattamento anti-corrosione, il trim & tilt limit system, la possibilità di installare il troll mode system. Tra gli optional più interessanti figura la barra multifunzione per guida e cambio.